Via col Vento

Via col Vento
olio su tela cm. 92X122,5 2010

Caffettiera

Caffettiera
Olio su tela

Monoscopio e cubo di Rubik

Monoscopio e cubo di Rubik
Entrambi olio su tela

The End

The End
Olio su tela

Monoscopio

Monoscopio
Olio su tela

Carosello

Carosello
Olio su tela

domenica 31 ottobre 2010

Bacio alla Francese

ATELIER GLUCK ARTE
Presenta
VLADIMIR SWAROVSKI
“Che cos‘è il Bacio alla Francese”
quasi una chiacchierata sul bacio più famoso al mondo, ma il più sconosciuto dalla lingua italiana: storia
di un equivoco sorto negli anni venti a Parigi, e risolto poco meno di un secolo fa a Firenze da Vladimir
Swarovski.
8 Novembre 2010 Atelier Gluck Arte - Via Cristoforo Gluck, 45 Milano.
Inf. 360 35.33.89


Il bacio è il rapporto più tenero, il primo, e il più intimo che ci possa essere fra due persone innamorate, ma è anche il più sconosciuto. Quanti sanno che il bacio alla francese è un pizzicotto “sulla gota, stringendola fra l’indice e il medio”? (Zingarelli ed. 1999). Quello che nella lingua parlata contemporanea conosciamo per bacio alla francese, una volta era chiamato bacio cataglosso; furono gli inglesi e gli americani negli anni ’20, a chiamarlo la prima volta “Bacio alla francese”, per un equivoco che si è protratto per quasi un secolo. Ancora oggi i “vocabolaristi“, un po’ per pigrizia, alcuni per indolenza o qualche volta per ignoranza, piuttosto che osservare come usano le parole i parlanti, spesso preferiscono tanto per cadere in piedi copiare pari pari un rispettabile vocabolario, quello degli amici dell’Accademia della Crusca. Vocabolario rispettabilissimo, ma ormai più che desueto; anzi un vero pezzo d’antiquariato se si considera che non è più aggiornato proprio dagli anni ’20. Tanto per curiosità, si stava lavorando ad una nuova edizione che si fermò alla parola ozono nel 1923.
Questo caso fu evidenziato da Swarovski qualche anno fa, e l’edizione 2008 dello Zingarelli ha finalmente aggiornato il termine bacio, nell’accezione “alla francese”, con la definizione che nella lingua parlata si usa da poco meno di un secolo. Meglio tardi che mai; se si considera poi che il bacio alla francese è un vero e proprio rapporto intimo, eseguito con le labbra e la lingua che sono in questo caso sono l’imitazione degli organi sessuali, la giusta definizione può frenare l’impulsività di ignari aspiranti violentatori. La conferenza è sulla storia di un equivoco, non solo linguistico, ma anche sul costume. In questo equivoco c’inzuppano un po’ tutti, a volte per ignoranza, ma anche per portare acqua al proprio mulino.
Questa è solo una piccola curiosità di cui Vladimir Swarovski, già autore di A Fior di Labbra, Roberto Meiattini Editore, parlerà lunedì 8 Novembre alle ore 18,30 ospite di “Baciami, stupido!”.
Vladimir Swarovski è l’eteronimo che l’artista Oronzo Ricci usa da scrittore; in questa occasione si mostra nella duplice veste, con l’esposizione di due opere ispirate al bacio. L’opera “Tensione”, olio su tela cm. 60X77 è un’opera storica che apre il capitolo “Tensioni” il 23 Ottobre 2004; l’opera “Via col Vento”, olio su tela cm. 92X102,5 è stata eseguita nel 2010, e rientra a pieno titolo nel “neo-Distruttivismo”.